La pandemia di COVID-19 non ha solo fatto ammalare molte persone, ma ha anche danneggiato la nostra economia. Mentre all’inizio dell’anno tutti erano impegnati con il “Green New Deal” europeo, adesso le priorità sono totalmente cambiate.
In Europa è prevista una contrazione dell’economia del 7,5%.
Questo solleva domande su come vogliamo organizzare la nostra economia post-Covid. Il tema commune è: la crisi deve essere utilizzata come un’opportunità per introdurre innovazione. Ad esempio, I ministri europei hanno chiesto che il Green Deal abbia un ruolo centrale nella risoluzione dei problemi economici, e 170 scienziati hanno chiesto un mondo post-Covid più equo e sostenibile. Tutti ora sono impegnati nella cosiddetta “green recovery”, che però potrà avere luogo solo se teniamo in conto l’obbiettivo finale: un’Europa ad impatto zero sul clima e (digitalmente) connessa.
L’industria dell’automotive deve trovare un suo posto in questa visione. Il Primo Ministro olandese Rutte ha chiesto alla Commisisone Europea di investigare le conseguenze della crisi nell’industria dell’auto. Questo settore è stato duramente colpito ed in molte nazioni sono state adottate misure di aiuto. Ad esempio la Francia ha annunciato un prestito di 5 milioni di euro a Renault e la Germania ha creato un pacchetto di aiuti da 130 miliardi di euro. In ogni caso, i miliardi che sono stati stanziati, dovranno essere utili per concepire un nuovo modo di pensare alle auto: non più solo un mezzo di trasporto, ma anche un trait d’union con un Sistema energetico sostenibile.
La Commissione Europea ha già chiarito che all’industria dell’auto non verrà fornito supporto incondizionato. Il Commissario Europeo Timmermans ha richiamato il governo tedesco per promuovere la sostenibilità del settore attraverso le misure di supporto erogate. Secondo Timmermans, l’industria è “vitale”, ma deve “adattarsi alle nuove sfide”, come l’elettrificazione. Anche il prestito a Renault è stato esplicitamente garantito dal fatto che l’azienda contribuisce in maniera importante allo sviluppo dei veicoli elettrici. Ci si aspetta che anche l’Italia sia accompagnata dallo stesso supporto. La Commissione può essa stessa fornire quel supporto all’Italia ed agli altri stati membri, secondo Timmermans, investendo maggiormente nelle infrastrutture di ricarica.
Nonostante la giusta direzione intrapresa, si richia di perdere un’occasione. Una rete estesa di stazioni di ricarica è importante per stimolare il comparto dei veicoli elettrici, ma il rilievo dei veicoli elettrici può diventare realmente consistente se le auto saranno parte integrante del sistema energetico. Con batterie più grandi si può arrivare più lontano, ma le batterie offrono anche la possiilità di stoccare energia per la rete elettrica. Questo richiede l’implementazione dello smart charging. In un sistema di ricarica intelligente di successo, tutti I tipi di dispositivi saranno in grado di comunicare tra loro, a prescindere dal brand. Pannelli solari, stazioni di ricarica ed auto elettriche dovranno essere in grado di comunicare tra loro senza difficoltà. Realizzando ciò, si capisce immediatamente che l’auto del futuro sarà molto di più di un mero mezzo di trasporto. Diventerà un “tampone” per lo stoccaggio dell’energia, tramite la quale l’elettricità potrà fluire da e verso la rete elettrica, ossia il cosiddetto vehicle-2-grid (V2G).
Elaad è il centro olandese per lo studio e l’innovazione che sta conducendo ricerche e test sullo smart charging insieme ai molti partners, come l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale in Italia (ISPRA), e compagnie come Terna ed Enel. Crediamo che la ricarica intelligente sia un tassello cruciale nella costruzione di un sistema energetico sostenibile per veicoli elettrici alimentati da energia sostenibile, solare ed eolica.
Per ottenere il massimo potenziale dai veicoli elettrici del futuro, riteniamo importanti tre punti. Il supporto finanziario che i governi locali e l’industria stanno ricevendo devono essere vincolati a condizioni più ampie della semplice sostenibilità immediata. Innanzitutto le gare pe forniture di flotte di veicoli elettrici e la costruzione di nuove infrastrutture di ricarica devono già tenere conto delle evoluzioni future. Questo significa che l’hardware ed il software nelle nelle auto e nei sistemi di ricarica devono essere predisposti per lo smart charging, così da non avere costi di conversione o di upgrade per l’integrazione del V2G.
Il secondo punto fondamentale riguarda la procedura di autorizzazione locale delle entità nazionali sulle norme di sicurezza e le caratteristiche di guida. Le auto elettriche ed I bus attualmente prodotti ed abilitati al mercato possono trovarsi sulle strade per molti anni. La vita media di un’auto o di un bus varia dagli 8 ai 2 anni. Valutando tutte le possibilità di innovazione del sistema elettrico e dell’industria automotive, I governi devono riflettere sulla qualità e la sicurezza della nuova generazione di veicoli elettrici come parte integrante del sistema energetico.
Infine, le industrie del settore dovranno provvedere alla riqualificazione del personale. La transizione energetica richiederà meno tecnici nell’industria dell’auto, ma più specialisti IT, ma la transizione ed I pacchetti aiuti post- Covid offriranno opportunità in quest’area. Molti tra ingegneri e personale necessiteranno di implementare conoscenze sulle misure a sostegno del clima. I governi dovranno cogliere quest’opportunità offrendo immediatamente possibilità di riqualificazione a coloro I quali rischiano di perdere il proprio lavoro.
Baerte de Brey – Chief International Officer ELaad
Baerte de Brey, insieme ad altre organizzazioni olandesi, sarà presente quest’anno ad e_mob 2020
How cars become part of the new energy system
The COVID-19 pandemic not only makes people sick, it also spoils our economy. While everyone was still busy making a European Green Deals at the turn of the year, now there are completely different priorities. An economic contraction of 7.5% is expected for the EU.
This raises questions about how we want to organize our economy after the pandemic. The common thread: the crisis must also be used as an opportunity for innovation. For example, European ministers called for the Green Deal to be central to working on our economic recovery, and 170 scientists argued for a fairer and sustainable post-corona world. Everyone is now also fully engaged in “green recovery”. This green recovery can only take place by taking into account our ultimate goal: a climate neutral and a (digitally) connected Europe.
The automotive industry must also be given a new place in this vision. Dutch Prime Minister Rutte has asked the European Commission to investigate the consequences of this crisis on the car industry. This sector is being hit hard and several countries have announced aid measures. For example, France has already announced a loan of € 5 billion to Renault and Germany published a support package of 130 billion euro. However, the billions that will be released must benefit the new role of the car: no longer just a means of transport, but a green link in a sustainable energy system.
The European Commission has already made it clear that the car industry should not be given unconditional support. European Commissioner Timmermans has called on the German government to promote sustainability in the sector with its support measures. According to Timmermans, the industry is “vital”, but has to “adapt to new challenges” such as electrification. The loan to Renault was also explicitly granted because Renault makes an important contribution to the development of EV. It is expected that the Italian car industry also will be supported. And the Commission can also provide support itself to Italy and other member states, according to Timmermans, by investing more in the development of charging infrastructure.
Although the right direction, a chance might be missed. An extensive network of charging stations is important to stimulate EV, but the importance of EV can only really come to flower if the electric car becomes an integral part of the energy system. With larger batteries, you can drive further, the battery also offers the option of local storage within the electricity system. This requires smart charging. In a successful smart charging ecosystem, all kinds of devices can “talk” to each other, regardless of the type or brand. Solar panels, charging stations and electric cars must be able to communicate with each other without problems. If you realize that, you will immediately understand that the car of the future is more than just a means of transport. It will become a buffer to store energy with electricity flowing back and forth from the EV to the grid, so called vehicle-2-grid (V2G).
Elaad is the Dutch knowledge and innovation centre, which researches and tests the possibilities for Smart Charging. Together with our many partners, such as the Italian based Joint Research Centre (ISPRA) and companies such as Terna and Enel we conduct research into Smart Charging. We believe that Smart Charging is a crucial building block on the way to a sustainable energy system for electric cars powered by sun and wind energy.
To unleash the full potential of a the electric vehicle of tomorrow three points are important. The financial support that local governments and industry now receive must have broader conditions than merely ‘greening’.
First, the tendering of large fleets of electric vehicles and the construction of charging infrastructure must already take account of future-proofing. This means that the hardware and software in the car and charging station are suitable for smart charging and there will be no cost-intensive conversion or up-grade in the future for V2G.
Second, currently the only type approval by national road authorities takes place on vehicle safety and driving characteristics. However, electric cars and buses that are now manufactured and allowed to enter the market can be found on the road for many years to come. The average life of a passenger car or bus is about 8 to 12 years. With all possibilities for innovation between the automotive and energy systems, the government must reflect on the quality and safety assessment of the new generation of electric vehicles as a part of the energy system.
Finally, employers in old industries will have to be retrained. The energy transition will require fewer technicians in the car industry, but more ICT specialists. The energy transition and the COVID-19 recovery packages also offer opportunities in this area. A lot of engineers and staff are needed to implement the climate measures. Governments should seize this opportunity by immediately offering retraining opportunities to people who lose their jobs.
Baerte de Brey – Chief International Officer ELaad
Baerte de Brey, among other Dutch organizations, will be present at this years e-Mob Congres. To discuss collaboration opportunities already ahead of e-Mob 2020, Baerte de Brey can be contacted at Baerte.deBrey@stedin.net