L’elevato inquinamento atmosferico della Pianura Padana potrebbe avere contribuito alla diffusione del contagio del virus Sars Cov2. Ad affermarlo è uno studio no-profit realizzato da esperti di diversi gruppi di ricerca italiani, indirizzato ai decisori politici. Si è infatti osservata una relazione tra i picchi di concentrazione da PM10 registrati nel periodo 10-29 febbraio e il numero di contagi aggiornati al 3 marzo (tenendo conto dello scarto di quattordici giorni rappresentato dal tempo medio di incubazione del virus).

Se la correlazione osservata dovesse essere sostenuta da ulteriori evidenze scientifiche, si aprirebbe la necessità di una riflessione sull’impatto delle attività umane sull’ambiente. Come afferma Alessandro Miani, presidente della Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA), la pandemia in corso diventerebbe un “monito per una futura rinascita in chiave realmente sostenibile, per il bene dell’umanità e del pianeta”.

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