Chi ha seguito in queste ultime settimane le vicende della mobilità elettrica nel nostro paese, si sarà accorto che è un periodo di grande fermento.

L’annuncio del Governo è di quasi 800 milioni di contributi a fondo perso per l’acquisto di mezzi a basso impatto ambientale. Nel dettaglio, ad oggi acquistando un elettrica si potranno ottenere risparmi fino a 13.750 euro, più del doppio rispetto all’anno scorso (e all’inizio del 2024), ma solo in abbinamento alla rottamazione di un’auto da Euro 0 a Euro 2, in possesso da almeno 12 mesi, cui si aggiunge un ulteriore vincolo: l’acquirente per ottenere il massimo dello sconto deve avere un Isee non superiore ai 30.000 euro annui.

Ricapitolando, lo Stato ha messo a disposizione 793 milioni di euro così suddivisi:

240 milioni per le elettriche; 150 milioni per le vetture con emissioni comprese tra 21 e 60 g/km; 403 milioni per le auto con emissioni tra 61 e 135 g/km.

Aiuti concreti, dunque, nonostante la difficoltà ad orientarsi nei meandri del decreto.

E’ in corso un tavolo nazionale per apportare alcune modifiche al decreto, ma la nostra  più grande paura è che, la riforma prima di diventare operativa, dovrà passare dall’approvazione del Governo, al vaglio della Corte dei Conti per la sostenibilità finanziaria e infine pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, per completare questo iter passeranno mesi e nel frattempo il mercato sarà bloccato. Che tutto questo sia voluto?

Altro dibattito in corso è la Tensione Stellantis – Governo Meloni sulle auto elettriche e sui posti di lavoro. L’ad di Stellantis accusa il governo di non aver fatto nulla da due anni sui sussidi per i mezzi elettrici, mettendo in crisi il comparto produttivo, ora, che Salvini e Meloni non amino i mezzi elettrici è cosa risaputa, ma questo attacco di Taveres è puramente strumentale, per nascondere le scelte sciagurate che ha fatto il gruppo, ed in particolare FCA fino ad ora.

La vendita vergognosa di Magneti Marelli, il ritardo tremendo sulla piattaforma dell’elettrico, ha portato il gruppo ad esser quasi fuori mercato e ora, come se loro non avessero colpe, fanno ricadere la responsabilità esclusivamente sul Governo. Vedremo come andrà a finire, ma da parte mia se le sedi di produzione italiane se le comprassero le imprese Cinesi mi farebbe solo piacere.

Le novità comunque non finisco qui, infatti possiamo finalmente annunciare che è partita la preparazione di e_mob 2024 – l’Ottava Conferenza Nazionale della Mobilità elettrica.

Di seguito troverete una prima presentazione, che verrà aggiornata con il progredire di questo cammino, fino ad arrivare alle giornate dell’evento, dal 23 al 25 Ottobre.

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