Vendite e prenotazioni, la domanda supera l’offerta
Continua la crescita delle PEV (le auto alla spina, Plug-in Electric Vehicle, somma di BEV e PHEV) che questo mese in Italia registra +11.504 unità, raggiungendo la quota di mercato del 7,91%, nello specifico con 4.842 BEV (auto elettriche a batteria) e 6.662 PHEV (ibride plug-in).
È da evidenziare che i numeri di questo mese sarebbero stati superiori se il 37% del bonus speso in aprile fosse stato utilizzato per immatricolazioni e non solo prenotazioni come effettivamente avvenuto. Questo fenomeno mostra probabilmente un problema di offerta e disponibilità di veicoli nei tempi desiderati dai clienti.
E’ indispensabile che il governo intervenga con chiarezza e tempestività sulla pianificazione del prossimo quadriennio, per far sì che l’Italia sia davvero un Paese appetibile per i veicoli elettrici. Il confronto con gli altri paesi ci mostra un quadro abbastanza chiaro della necessità di un cambio di passo in termini di lungimiranza, poiché mentre altri Stati UE hanno programmato, anche con una riduzione progressiva dell’incentivo unitario, un supporto all’acquisto di mezzi BEV per i prossimi 4 anni, in Italia “l’esperimento” ecobonus terminerà per legge il 31 dicembre 2021 (e per mancanza di risorse probabilmente con un mese e mezzo di anticipo).
Se analizziamo quanto immatricolato nel 2021 sino ad aprile dal punto di vista delle motorizzazioni si nota che tutti i veicoli “elettrificati” (intendendo oltre che BEV e PHEV anche le “ibride” nelle varie declinazioni) hanno fatto registrare circa 207.000 immatricolazioni, superiori quindi alle diesel (205.000) e alle benzina (197.000). D’altra parte le PEV (BEV+PHEV) con quasi 42.000 immatricolazioni, delle quali 18.600 BEV superano le motorizzazioni a metano (15.600) e GNL (36.800).
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