Economia, ecologia e circolarità al centro dell’incontro pubblico tenutosi il 4 ottobre in Regione Lombardia. I relatori, coordinati da Camilla Colucci, CEO Circularity, hanno illustrato le linee di indirizzo e azione della Regione sulla circolarità e sulle politiche relative a clima, mobilità elettrica e incentivi. L’esordio ha visto l’assessore all’ambiente e clima della Regione, Giorgio Maione, illustrare gli impegni regionali sul tema della formazione di nuove figure professionali e gli incentivi per le vetture elettriche per agevolare lo sviluppo del settore e delle imprese locali.
Il responsabile dell’Unità Aria e Clima, Gianluca Gurrieri, ha illustrato i bandi regionali per l’incentivo alla rottamazione di veicoli inquinanti, per la produzione di energia da fotovoltaico e per l’installazione di colonnine di ricarica. Tutti bandi che hanno riscontrato un ottimo successo. Gli incentivi alle vetture elettriche, quota negli anni attestatasi sempre sopra il 50%, si sono ridotti sensibilmente con il tempo, ma hanno contribuito virtuosamente allo sviluppo del mercato. Ad esempio, la Lombardia risulta la regione con la maggior quota di colonnine installate. In crescita anche la produzione di elettricità da fonte fotovoltaica. La Regione Lombardia ha confermato il proprio interesse per lo sviluppo di un sistema industriale regionale di recupero dei materiali e di riciclo, come auspicato da Camilla Colucci e dal presidente di Class Onlus, Camillo Piazza.
La tavola rotonda ha, in seguito, dibattuto delle criticità e delle opportunità del mercato delle batterie, con una vera e propria miniera di materie prime-seconde nel riciclo. Il litio resta il materiale maggiormente critico per l’approvvigionamento. Meno critica la condizione di reperimento e utilizzo del manganese, del nickel e del cobalto.
L’efficienza di riciclo delle batterie esauste, potrà offrire un contributo significativo al recupero di materiali e terre rare. In ogni caso, il nuovo Regolamento europeo definisce importanti obiettivi di recupero di materiali e prevede obblighi in capo ai costruttori di impiegare differenti percentuali di materie prime-seconde nelle nuove batterie. Ad esempio, dal 2036, i costruttori di nuove batterie dovranno impiegare come minimo il 26% di Cobalto recuperato, l’85 % di piombo e il 12% di litio e nichel. I dati sono stati illustrati da Luigi De Rocchi del Cobat. In Europa abbiamo una capacità di riciclo di 80 mila tonnellate anno. Ma la quantità di batterie da riciclare nel vecchio continente, è di molto maggiore. Quella delle materie di recupero rappresenta una miniera che può e deve offrire un contributo molto significativo all’autonomia di approvvigionamento dei materiali indispensabili per l’automotive europeo. Nel 2021, Regione Lombardia e alcuni attori della ricerca universitaria (tra cui il Politecnico di Milano e CNR), stipulano l’Accordo di collaborazione per la realizzazione di un’innovativa infrastruttura pilota regionale di supporto alla transizione verso l’economia circolare”, con una dotazione iniziale di 5 milioni di euro. Il futuro è in costruzione nel presente e quella contro le nuove tecnologie, è una battaglia di retromarcia, dannosa per le imprese nostrane.