La crisi sanitaria del coronavirus incide molto sulle vendite delle auto in Europa facendo calare le immatricolazioni nel primo trimestre da 4.146.822 a 3.054.703 unità (dati Ue, Inghilterra e Efta – Islanda, Norvegia e Svizzera) con una perdita del 26,3%. A mutare, come evidenzia l’analisi Acea sui veicoli ad alimentazione alternativa, è pure la composizione delle vendite per tipo di alimentazione. A dominare il mercato sono ancora le auto a benzina con il 52,3% del settore, percentuale di oltre 6 punti inferiore al 58,9% registrato a fine 2019. Secondo carburante rimane il gasolio con il 29,9% delle registrazioni, in flessione rispetto al 30,5% del 2019.
A crescere in percentuale sono i modelli “alternativi”, in particolare quelli a batterie. Le elettriche pure e le ibride plug-in (ECV) passano dal 3% del 2019 (2,5% nei primi 3 mesi 2019) al 6,8% del primo trimestre del 2020 e le ibride dal 5,9 al 9,4%. Per contro sono in leggero calo gli altri modelli con carburanti “alternativi” (Gpl, metano, E85) con percentuale in discesa dall’1,7 all’1,6%.
Veicoli elettrici (BEV)
Le auto elettriche pure registrano un nuovo record di immatricolazioni passando da 82.362 a 130.297 unità dai primi tre mesi del 2019 allo stesso periodo del 2020. Un’ascesa del 58,2% dovuta soprattutto alla Germania (26.030 immatricolazioni, +63,3%), alla Francia (25.960, +145,6%) e alla Gran Bretagna (18.256, +204,4%). Per la prima volta scende dal podio la Norvegia con consegne in calo del 12,4% che riducono le vendite da 18.655 a 16.347 unità. In tutti gli altri mercati le elettriche non superano le 10.000 immatricolazioni con l’Italia a posizionarsi in 7° posizione, dietro Olanda e Svezia, con 5.399 unità. Un numero che rappresenta un boom del 355,2% rispetto alle 1.186 registrate tra gennaio e marzo 2019 caratterizzato, però, dall’assenza degli incentivi per i primi due mesi. Si tratta della seconda migliore performance europea in termini percentuali dietro soltanto alla poco significativa Repubblica Ceca (+497,9%, da 143 a 855 vetture). Sopra il 200% di crescita ci sono anche Islanda (+285,1%), Slovacchia (+207,4%) e la già citata Gran Bretagna. La Spagna, ultimo dei cinque grandi mercati continentali, cresce del 43,5% passando da 2.752 a 3.948 immatricolazioni a zero emissioni.
Ibride plug-in (PHEV)
Le ibride plug-in raggiungono le 97.913 immatricolazioni con un aumento del 126,5% rispetto al primo trimestre del 2019, dove si erano fermate a 43.221 unità. La classifica per nazione è guidata sempre dalla Germania con 26.419 consegne, il 257,9% in più rispetto alle 7.382 del trimestre 2019. Sul podio ci sono anche Gran Bretagna (13.662 unità, +59,2%) e Svezia (12.835 unità, +123,4%), seguita dalla Francia (9.423, +139,5%), mentre la Norvegia si deve accontentare della quinta posizione (6.221, +31%). L’Italia è 9° dietro a Belgio, Finlandia, Spagna (+91,1%) e Olanda con 2.951 plug-in registrate nel 2020 contro le 1.080 del 2019 (+173,2%). Escludendo la Lettonia (+2.100% con ibride passate da 1 a 22), in termini percentuali domina la Repubblica Ceca (+761,1%), davanti a Estonia (+325%), Germania (+257,9%), Polonia (+211,3%) e Slovacchia (+203,8%). Nessuna nazione segna flessioni nelle vendite. Nel complesso le auto ricaricabili (BEV+PHEV) sono passate da 125.583 a 228.210 unità con una crescita europea media del 81,7%.
Ibride (HEV)
Il comparto delle auto ibride tradizionali prosegue la salita con immatricolazioni che passano da 208.299 a 310.308 unità pari a un + 49%. Il mercato principale è la Gran Bretagna (68.211 unità, +67,4%) davanti a Germania (63.121, +55,2%) e Italia (34.717, +27,2%). Seguono Francia (30.114, +31%) e Spagna (29.417, +31,2%). La crescita record è in Ungheria (+232,8%), mentre in tre paesi si registrano segni negativi (Cipro, Norvegia e Danimarca).
Carburanti alternativi (APV)
Le immatricolazioni dei modelli con alimentazioni alternative (Gpl, metano, E85) segnano una flessione generale del 30% contraendo il settore da 56.880 a 39.820 unità. Come da tradizione il comparto è dominato dall’Italia con 29.364 consegne con un calo del 29,2% rispetto alle 41.466 dei primi tre mesi del 2019. Un andamento che porta il totale dei modelli alternativi (BEV, PHEV, HEV e APV) a 578.388 unità contro le 390.762 del 2019 con un aumento del 48%. Si tratta del 17,8% dell’interno mercato europeo dell’auto. Nel 2019 era del 10,6%.
Benzina e diesel
A pagare il prezzo più alto dall’emergenza sanitaria sono i modelli a benzina e a gasolio. Le auto a miscela nobile immatricolate in Europa subiscono un calo del 33% scendendo da 2.413.580 a 1.617.013 unità. Per le vetture diesel la flessione è del 35,3% che contrae il mercato da 1.309.974 a 847.360 immatricolazioni.
Immatricolazioni ECV (BEV+PHEV) Europa – Primo quadrimestre 2020