La mobilità elettrica ha una lunga storia, per lo più sconosciuta e scritta in buona parte da inventori visionari. In Italia uno dei più geniali precursori dei modelli a batterie è Paolo Pasquini, inventore tra l’altro del BoXel, una “scatola elettrica” versatile e ideale per muoversi in silenzio e a emissioni zero nei centri storici. Una storia raccontata in un documentario che fa riflettere come racconta Andrea Pavone Coppola, collaboratore di Pasquini e promotore del documentario, nel testo che vi proponiamo.

BoXel, la “scatola elettrica” di Pasquini

La mobilità elettrica pare finalmente destinata a sostituire lentamente quella endotermica grazie a Tesla, che ha riaperto una strada che si era chiusa attorno al 1930, ed a diverse ed alettanti proposte lanciate o che lanceranno sul mercato. Le peggiori condizioni di qualità dell’aria, però, sono sopratutto nelle nostre metropoli ed è qui dove occorre al più presto convertire la mobilità.

Paolo Pasquini, lo aveva capito alla fine degli anni Sessanta e per questo ideò e costruì i primi veicoli elettrici del dopoguerra. Io collaborai con lui dalla fine degli anni Ottanta e compresi dalle sue idee che il veicolo elettrico doveva essere semplice e funzionale. Pasquini si rivolse al mondo del lavoro e costruì quello che credo che sia ancora oggi il veicolo ideale a tale scopo: il BoXel (scatola elettrica), omologato in sessanta versioni. Era un veicolo modulare che da semplice van a tre posti lungo 3 metri, poteva diventare pulmino 12 posti lungo 6 metri. Rivoluzionario, benché classico, anche la sua costruzione; non occorreva una grande fabbrica per produrlo, ma bastava possedere una saldatrice e una piega tubi per poterlo costruire anche da una piccola/media impresa. La modularità del suo sistema consentì di progettare il trenino elettrico T45 e un’auto da competizione (BoXel P.488) che diede la “polvere” anche alle grandi case automobilistiche! Il BoXel, sono convinto, sia il veicolo più utile per le nostre metropoli e credo che, pur essendo stato ideato negli anno Ottanta, non abbia ad oggi paragoni. Per questo penso che riprendere il progetto sarebbe una operazione assai utile.

Andrea Pavone Coppola

Sul progetto BoXel è stato realizzato il documentario “Il coraggio del BoXel, Paolo Pasquini raccontato dal suo pilota”

 

Il documentario è disponibile per proiezioni contattando Andrea Pavone Coppola scrivendo a andrea.pavone.coppola@gmail.com

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