Foto di Stefano Elidori
Sostenibilità, rispetto dell’ambiente, informazione ed educazione al centro della tre giorni dedicata alla Mobilità Elettrica
Non solo progetti e parole, ma modelli da testare e l’opportunità di rispondere a tanti dubbi dal 27 al 29 settembre a Palazzo Lombardia (Milano 27 settembre 2018) – È iniziata oggi a Palazzo Regione Lombardia (Piazza Città di Lombardia) la Seconda Edizione di E_mob 2018, la Conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica.. “E_mob è, più che un evento, un percorso iniziato un anno fa e che nel corso dei mesi si è arricchito di nuovi compagni di viaggio: gli oltre cento comuni italiani che hanno deciso di scommettere sulla mobilità elettrica, dando il via a una rivoluzione che parte dal basso e che può assicurare un futuro migliore al Paese”, così ha aperto i lavori in Sala Biagi Giancarlo Morandi, Presidente Cobat. Guido Bardelli, presidente della Consulta di Milano della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi ha ricordato come “La Camera di commercio è partner di e_mob, a fianco delle istituzioni del territorio e al mondo associativo per sviluppare la mobilità elettrica, e per le soluzioni innovative che supportino uno sviluppo più sostenibile della società e delle imprese. Ad esempio, siamo impegnati direttamente con la rilevazione dei prezzi delle colonnine di ricarica elettriche iniziata lo scorso anno. Si tratta di uno strumento concreto, a disposizione degli operatori, per lo sviluppo di un mercato crescente. Lo dimostrano i numeri dell’economia “verde”, tra biciclette e cura del paesaggio, con 7 mila imprese a Milano, 17 mila in Lombardia su 79 mila in Italia. Un settore in rapida crescita, +3,2% a Milano in un anno e + 23% in cinque”. Per Marco Granelli, Assessore Mobilità e Ambiente Comune di Milano, “la scelta dell’elettrico è fondamentale per risolvere due grandi problemi di Milano: la congestione dovuta al traffico e la qualità dell’aria. L’interesse sul tema Mobilità Elettrica è in aumento e lo dimostrano le presenze politiche e tecniche che danno oggi ulteriore rilievo all’evento a dimostrazione dell’interesse e della centralità del tema. Auspichiamo con questa seconda edizione di ottenere adesione degli enti preposti e degli stake-holder, fornire informazione alla cittadinanza e sollecitare azioni del Governo Centrale per adeguamento della normativa alle esigenze di sviluppo della mobilità elettrica”. Claudia Maria Terzi, Assessore alla Mobilità Regione Lombardia, ricorda che “Regione Lombardia quest’anno ha partecipato attivamente perché crede, riflette e agisce, nel futuro della mobilità elettrica. Crede che bisogna tutelare la salute, e il benessere in generale, dei cittadini. L’elettrico è una soluzione per vivere meglio nel nostro futuro. Stiamo lavorando attivamente per l’alternativa elettrica nei trasporti. Dobbiamo essere pronti ad accogliere le sollecitazioni che fanno bene al mondo. Regione Lombardia sposa la causa di e_mob. In Lombardia nel 2017 la vendita dei veicoli elettrici ha registrato un +40% e i primi sei mesi del 2018 ha quasi toccato la stessa percentuale. L’elettrico deve diventare la normalità. Per questo partirà a breve ‘Emoves’, il bando da 16 milioni destinato ai Comuni affinché realizzino in maniera coordinata e non a macchia di leopardo le colonnine di ricarica, riducendo quindi il rischio che chi sceglie l’elettrico non possa mettersi in viaggio perché corre il rischio di doversi fermare a metà strada. Poche settimane fa, inoltre, si sono chiusi altri bandi con i quali la Regione Lombardia ha concretamente aiutato i cittadini, stanziando 1 milione di euro, per installare dei punti di ricarica presso le loro abitazioni. Nessuno deve dare più scuse ai nostri cittadini che devono poter scegliere”. Davide Crippa, Sottosegretario di Stato Ministero Sviluppo Economico, ha sottolineato il valore della collaborazione tra Comuni e Amministrazioni per avere linee comuni di indirizzo e ha messo in evidenza che “dietro questo settore c’è un settore produttivo. Vorremmo creare una filiera sul nostro territorio, di aziende italiane e di operatori, che aprano impianti in Italia in modo da creare opportunità. L’obiettivo è trasformare un problema – quello dell’inquinamento per il quale l’Italia è sotto procedura dell’Unione Europea – in opportunità per migliorare la qualità dell’aria e creare posti di lavoro. Ben vengano dunque azioni come E_mob che supporteremo per la realizzazione di un regolamento generale, come quello che avete deliberato in forma di linee guida”. Crippa ha inoltre accennato all’opportunità che la burocrazia possa proporre soluzioni standardizzate. La mobilità Elettrica è anche strettamente collegata all’efficienza e alla mobilità sostenibile e si vorrebbe che l’energia per i servizi di ricarica provenisse da fonti rinnovabili. Gli incentivi ai privati al momento non sono previsti per mancanza di risorse., mentre sono allo studio formule di agevolazione per veicoli che effettuano molti chilometri come taxi, sharing, trasporto pubblico, logistica urbana, flotte e noleggio. Per questi attori si sta pensando anche di creare delle tariffe agevolate per la ricarica. Sono intervenuti anche Maria La Pietra, Assessore Trasporti e Mobilità Comune di Torino, Stefano Giorgetti, Assessore alla Viabilità e Trasporto Pubblico del Comune di Firenze, Dino De Simone, Assessore all’Ambiente del Comune di Varese, ribadendo insieme all’Assessore Marco Granelli del Comune di Milano, l’importanza di fornire delle agevolazioni indirette agli utenti elettrici per rendere più agevole e meno costosa la fruizione dei mezzi a batteria. Tra le proposte vagliate c’è l’accesso alla ZTL e la sosta gratuiti, la creazione di infrastrutture di ricarica a diffusione omogenea sul territorio, comprensive di sistemi di ricarica lenti e veloci, con i primi più economici. Importante anche il pagamento con carta di credito e con soste di ricarica a tempo determinato durante il giorno e libero nella notte. Altri obiettivi sono la diffusione di mezzi elettrici nei servizi di sharing, di micromobilità (skate, monopattini etc.), di velostazioni e di ciclopedonali con ciclabili attrezzate per la ricarica delle bike. Infine si punta alla riduzione degli accessi in centro delle auto, alla creazione di “zone 30” e al potenziamento delle flotte comunali elettriche. E_mob, la Conferenza nazionale della Mobilità elettrica, è stata pensata per favorire la cultura dell’elettrico e la diffusione dei veicoli elettrici in tutte le sue forme: dal trasporto pubblico a quello condiviso (sharing) fino a quello privato con bici a pedalata assistita, scooter, moto e auto elettriche. Attenzione particolare è stata data anche al trasporto delle merci, soprattutto quello dell’ultimo miglio nei centri urbani. La mission è la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti con particolare riferimento al taglio delle emissioni di inquinanti dannosi per la salute e dei gas serra responsabili dei cambiamenti climatici. Per una qualità della vita migliore, anche dal punto di vista dell’inquinamento acustico. La strategia di e_mob per la diffusione della mobilità a zero emissioni è di tipo “dal basso”, ossia cercando di sensibilizzare i cittadini sulla necessità di muoversi in elettrico e aiutando i Comuni a sviluppare infrastrutture e servizi che agevolino la diffusione dei mezzi a batterie. Un coinvolgimento che avviene attraverso il supporto tecnico e la sottoscrizione della Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica già firmata da oltre 100 amministrazioni locali con più di 20.000 abitanti. E_mob vuole anche essere un movimento propositivo indicando soluzioni e provvedimenti che potrebbero favorire l’uso dei mezzi elettrici. Per questo si è voluto coinvolgere tutti gli attori della Mobilità Elettrica.Tre giorni per la Condivisione e la Diffusione
Le parole chiave della tre giorni 2018 sono Condivisione e Diffusione. La Condivisione intesa come diffusione e adesione al messaggio della mobilità elettrica come soluzione efficace per la sostenibilità ambientale. Un’esigenza ormai imprescindibile per l’Italia, detentrice secondo l’Agenzia Europea dell’Ambiente del triste primato europeo dei decessi prematuri dovuti all’inquinamento atmosferico: oltre 80mila a causa dell’elevate concentrazioni di particolato, biossido di azoto e dell’ozono a livello del suolo. Un Paese con 39 capoluoghi di provincia italiani con almeno una centralina fuorilegge (più di 35 giorni per le polveri sottili con concentrazioni medie superiori a 50 microgrammi/metro cubo) e con 28 aree in situazione di emergenza ambientale e sanitaria. Ragione, quest’ultima, che ha indotto la Commissione europea a deferire l’Italia alla Corte di Giustizia in materia di inquinamento atmosferico con possibili sanzioni fino a un miliardo di euro per mancato adeguamento alle norme anti-smog. La Diffusione si riferisce all’esigenza di ramificare l’infrastruttura di ricarica pubblica con colonnine tradizionali e di nuova generazione e di rendere semplice l’uso dei veicoli elettrici con modalità di “rifornimento” assimilabili con quelle dei mezzi convenzionali. Ma è pure l’auspicio di una rapida conversione del parco circolante pubblico e privato con modelli a batterie, un comparto dove l’Italia segna un netto distacco con altri paesi europei nelle vendite: nel 2017 appena 4.827 (su 1.970.497 immatricolazioni) contro 54.617 della Germania, le 47.298 del Regno Unito e le 36.835 della Francia. Ma fanno meglio di noi pure “piccoli” Paesi come Olanda, Belgio, Svezia (tutte oltre quota 10.000) e la Norvegia che con 62.313 è leader continentale del settore.Trasporti
“15 milioni di persone trasportate al giorno. Un parco autobus di oltre 50.000 unità, con una età media di 12 anni, più di 8.000 autobus euro 0 o 1 nelle grandi città da rottamare. Dopo anni di crisi economica e zero investimenti per il trasporto pubblico locale (TPL), è questo lo stato dell’arte della flotta autobus del paese”. Questo quanto risulta da uno studio di Asstra-Associazione TrasportiRicarica
Con 2.741 punti di ricarica pubblici rilevati a fine 2017, contro i 14.256 del Regno Unito, i 16.331 della Francia, i 25.241 della Germania e 32.875 dell’Olanda, l’Italia è in ritardo nello sviluppo dell’infrastruttura per veicoli elettrici. Un’arretratezza che potrebbe compromettere il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea al 2030, che nell’ambito dei trasporti urbani prevede di dimezzare entro tale anno l’uso delle autovetture “alimentate con carburanti tradizionali” ed eliminarlo del tutto entro il 2050. Si stima che nel 2050 due terzi della popolazione mondiale abiterà nelle città aggravando la congestione del traffico e producendo il 70% delle emissioni inquinanti e dei gas ad effetto serra. Una situazione che secondo molti osservatori favorirà la diffusione di veicoli compatti, capaci di districarsi rapidamente nel traffico e con emissioni zero allo scarico: le due ruote elettriche. Un settore protagonista nei convegni e nell’area espositiva di e_mob, la Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica che si terrà a Palazzo Lombardia a Milano dal 27 al 29 settembre. Agli incontri tecnici a dare voce al settore delle biciclette a pedalata assistita e di scooter e moto a batterie sarà Confindustra Ancma, l’Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori. “Le due ruote”, afferma il presidente Andrea Dell’Orto”, sono innanzitutto sinonimo di passione e divertimento, ma è importante sottolineare che rappresentano un modello di mobilità sostenibile per le nostre città. Il contributo in termini di minore inquinamento, alleggerimento del traffico urbano, riduzione dei tempi di viaggio e degli spazi occupati dei veicoli a due ruote. Un vantaggio competitivo che costituisce appunto un valore aggiunto in grado di abbattere costi sociali, sanitari ed economici per cittadini, imprese ed istituzioni”.Sharing
Si dispone di un veicolo sempre efficiente senza preoccuparsi delle scadenze di bollo, assicurazione e manutenzione. E si paga soltanto l’effettivo utilizzo contribuendo a ridurre l’impatto ambientale, soprattutto se i mezzi da condividere sono elettrici. I vantaggi della “sharing mobility” sono tra i temi dominanti della seconda edizione di e_mob, la Conferenza Nazionale della Mobilità Elettrica in calendario dal 27 al 29 settembre a Palazzo Lombardia di Milano. Alle parole, per illustrare i benefici dei servizi con la “scossa” nei convegni, si aggiunge la presenza nell’area espositiva di diversi gestori dello sharing elettrico. IMPORTANTE: Il 29 settembre saranno 500 le auto elettriche attese al meeting automobilistico più silenzioso e più ecosostenibile d’Italia: e_mob 2018. Per il popolo elettrico il raduno è pure l’opportunità di dialogare direttamente con le istituzioni e i possessori dei mezzi per chiedere pro e contro. Ai rappresentati del Governo e degli enti locali si possono chiedere le azioni e gli interventi in atto a favore della mobilità elettrica e suggerire quelli futuri o desiderati.Comitato promotore
Comune di Milano, Regione Lombardia, Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi, a2a, Class Onlus, Cobat, Gruppo Hera, Enel Edison, Itas Assicurazioni
Comitato scientifico
RSE Ricerca Sistema Energetico, Ancma, Agenzia Mobilità Ambiente Territorio, Utilitalia, ATM Milano, Adiconsum, Asstra, Elettricità Futura, Amsa, Cei Cives
Patrocini
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Anci
Città promotrici della Carta della Mobilità Elettrica
Milano, Torino, Firenze, Varese, Bologna