Una delle tematiche emerse con maggiore chiarezza a e_mob 2020 riguarda la logistica, settore destinato ad assumere un ruolo sempre più rilevante. A farlo presupporre è la forte ascesa degli acquisti online con consegna a domicilio che potrebbe avere due conseguenze contrapposte: da un lato contribuire a decongestionare il traffico (un furgone può sostituire molte auto), dall’altro aggravare il rilascio di emissioni nocive che, secondo una ricerca di TRT Trasporti e Territorio, già vale il 20-30% degli inquinanti rilasciati in città dal settore trasporti. Un problema, quest’ultimo, che richiede un’evoluzione del settore per rendere più efficiente le consegne e per ridurre l’impatto ambientale delle stesse. Le soluzioni proposte alla rassegna tenutasi in modalità digitale dal 9 all’11 novembre sono molte, in particolare emerse nell’intervento di Gabriele Grea del Centro di Ricerca Green dell’Università Bocconi di Milano. Tra le molte visioni presentate ricordiamo la necessità di realizzare degli hub della distribuzione diffusi sul territorio e in grado di fornire una molteplicità di servizi e lo sviluppo di sistemi di logistica alternativa come il crowdshipping per favorire la collaborazione tra i diversi competitor e il coinvolgimento di attori estranei alla logistica. A contribuire al miglioramento del settore possono concorrere anche tecnologie come quelle per l’ottimizzazione della gestione del traffico o la guida autonoma.

La rivoluzione verde dei veicoli

La vera svolta della logistica, però, riguarda i mezzi. Due i trend previsti: il cambio di tecnologia e la maggiore diversificazione. Il primo si riferisce al passaggio dai veicoli tradizionali alimentati quasi esclusivamente a gasolio a quelli con tecnologie a basse emissioni. In particolare, per la distribuzione urbana e per quella a medio raggio la soluzione predestinata è quella elettrica con emissioni zero allo scarico, ritenuta la più adatta per abbassate i livelli di inquinamento nelle città. Il secondo trend concerne l’arrivo di nuovi mezzi specifici per la logistica, a cominciare da quelli agili per muoversi nei centri medievali delle nostre città e nelle aree a zone a traffico limitato. Si tratta soprattutto di cargo bike elettriche e di scooter a batterie appositamente allestiti per il trasporto di merci. Veicoli sempre più innovativi al quale si affiancano quelli per i carichi più grandi, dai furgoncini ai furgoni di dimensioni e capacità di trasporto equivalente a quelli a gasolio. Un settore in continua evoluzione come conferma il prossimo arrivo sul mercato del Fiat E-Ducato, variante elettrica del veicolo commerciale più venduto in Italia e, insieme ai gemelli di Citroën e Peugeot, tra i protagonisti del settore in Europa. Un modello, quello elettrico, con autonomie fino a 300 km in grado di soddisfare, come dichiarato da Domenico Gostoli (Head of LCV Electrification Programs) a e_mob 2020, la domanda del 75% dei clienti di Fiat Professional. D’altronde, molte delle caratteristiche delle varianti a batterie sono analoghe a quelle del Ducato tradizionale, inclusa la volumetria di carico compresa tra 10 e 17 metri cubi nelle diverse versioni. Di interesse è anche la portata fino a 1.950 kg e le prestazioni conferite da un motore da 90 kW di potenza massima e di 280 Nm di coppia massima, non tanto in termini di velocità (autolimitata a 100 km/h), ma per ripresa e accelerazione. Tra le attrattive dell’E-Ducato troviamo altre doti importanti per chi lavora nella logistica, come facilità di guida, comfort acustico e costi di gestione particolarmente contenuti.

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