A febbraio riparte la “scossa”

Febbraio 2021, riparte la rincorsa delle “auto alla spina” (PEV) che sono la somma delle elettriche pure (BEV) e delle ibride plug-in (PHEV): complessivamente registriamo + 121,1% rispetto a febbraio 2020. E questo sempre a fronte di una flessione globale del 12,35% del mercato auto, la quale fa sì che l’immatricolato complessivo delle PEV raggiunga il 5,8%, rispetto al 2,3% del corrispondente mese del 2020, anche in considerazione del fatto che si è potuto usufruire degli incentivi nazionali tutto il mese di febbraio a differenza di gennaio. Ma ancora una volta le PHEV fanno la parte del leone, poiché aumentano le vendite del 297% (4.858 contro 1.222 immatricolazioni tra febbraio ’21 e febbraio ’20), mentre le BEV passano da 2.532 del secondo mese 2020 alle 3.442 di febbraio 2021 crescendo dunque del 36%.

Questi dati ci devono far riflettere su quanto sia essenziale, diremmo vitale, provvedere alla crescita delle infrastrutture di ricarica del nostro Paese. Ormai le auto a batteria garantiscono chilometraggi ben maggiori di quelli di qualche anno fa, il problema si sposta dunque sulla diffusione delle infrastrutture (in particolare pubbliche) ben mixate in quantità e potenza. Non si può accettare di vedere una sostanziale mancanza di colonnine sulle nostre autostrade.

Da un punto di vista della distribuzione regionale l’andamento delle vendite BEV+PHEV, resta piuttosto stabile. La maggior parte delle quali sono state nel Nord-Est (35%, comunque in crescita rispetto al mese precedente), mentre il 29% si è concentrato nel Centro (quota in crescita di un punto rispetto al mese precedente) e quota sostanzialmente stabile nel Nord-Ovest (27%) anche perché non si sono manifestati gli effetti degli incentivi lombardi. Quote sostanzialmente invariate nel Sud e Isole sempre ferme al 9%.

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