Acea, l’associazione dei costruttori di auto europei, ha rilasciato nuovi dati sulle immatricolazioni di auto per tipologia di alimentazione nell’Unione Europea. Nel 2019 la ripartizione ha registrato il dominio dei modelli a benzina che hanno totalizzato il 58,9% della preferenze dei cittadini comunitari. Seconde in classifica sono le vetture a gasolio con il 30,5% delle consegne europee, davanti alle ibride (tradizionali e plug-in) che hanno raggiunto quota 5,9% precedendo le elettriche pure (3,0%) e i modelli con alimentazione alternativa (1,7%), quali Gpl, metano ed etanolo.

Numeri in parte conosciuti, ma che diventano interessanti con l’analisi dell’andamento degli ultimi quattro anni, ossia dal 2016 al 2019. Uno studio che evidenzia tendenze nette nel cambio di scelta da parte degli automobilisti, in particolare per il progressivo abbandono della motorizzazione diesel. Un’alimentazione che nel 2016 “pesava” per il 49,2% delle immatricolazioni, percentuale che si è ridotta nel tempo scendendo rapidamente: 44% nel 2017, 35,9% nel 2018 e 30,5% l’anno scorso.

L’abbandono delle auto a gasolio è stato sostituito in prevalenza con le vetture a benzina che in quattro anni hanno recuperato oltre il 12% di penetrazione di mercato passando dal 46,6% del 2016 al 58,9% attuale. Meno consistenti nei numeri, ma più in termini di crescita proporzionale è l’aumento delle immatricolazioni “green”, ossia elettriche, ibride e con alimentazione alternativa. Con una percentuale sul totale del mercato di 4,2% nel 2016, sono lievitate al 5,7% nel 2017, al 7,5% e al 10,6% nel 2018, di fatto crescendo di oltre due volte in quattro anni.

I dati di quest’anno secondo ACEA

L’aumento proporzionale più elevato arriva dal mondo elettrico, con i modelli a zero emissioni vede le percentuali triplicate in quattro anni passando da 1,1% del 2016 al 3,0% del 2018 (1,5 nel 2017 e 2,0 nel 2018). Una tendenza che dovrebbe incrementare nel 2020, anno “anomalo” che segna una forte flessione delle immatricolazioni complessive (-38,1% nel primo semestre in UE), ma con le auto a batterie in forte aumento in quasi tutte le nazioni, Italia compresa dove le consegne con la “scossa” da gennaio a luglio rappresentano l’1,6% del mercato contro lo 0,5% del 2018.

In forte ascesa sono anche le ibride, limitate all’1,9% nel 2016 e con una progressione di interesse: 2,8% nel 2017, 4,0% nel 2018 e 5,9% nel 2019. Più contenuta è la crescita dei modelli alimentati a Gpl, metano e simili, passati dall’1,2% del 2016 al 1,7% del 2019.

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